Aspetti ergonomici della scrittura e grafismo

In letteratura è noto che per produrre una scrittura efficiente è essenziale assumere una buona postura, avere una presa della matita che non provochi dolore alla mano e utilizzare strumenti, che non inducano atteggiamenti dannosi, per la salute degli alunni.

Sfortunatamente gli attuali programmi scolastici     ministeriali del nostro Paese, non tengono in considerazione le componenti periferiche(abilità motorie e fattori ergonomici)implicate nello sviluppo delle abilità grafomotorie e nel processo di apprendimento della scrittura, fornendo principalmente linee guida sulle componenti linguistiche. Mancano indicazioni didattiche specifiche su come assumere una postura corretta e l’importanza di essa ,nel processo di scrittura e sull’importanza di una corretta impugnatura di una penna o di una matita, tutti quanti fattori molto importanti, al fine di ottenere una ottimale grafia.

L’ergonomia è la disciplina che studia le condizioni e l’ambiente di lavoro per adattarli alle esigenze psicofisiche del lavoratore. Nel caso del grafismo e della scrittura, l’ergonomia si occupa specificamente  di due categorie di aspetti ergonomici:

  • L’ambiente fisico(dimensioni del banco e della sedia, illuminazione ambientale, posizione del foglio, strumenti utilizzati)
  • La postura del soggetto(atteggiamento dell’intero corpo e presa della matita).

Dato che il banco scolastico è sede di numerose attività nelle quali l’alunno agisce direttamente ,esso deve essere considerato un vero e proprio posto di lavoro ,che ha l’importante scopo di consentire una postura fisiologicamente  e igienicamente determinata, tale da permettere che gli indispensabili cambiamenti posturali avvengano  senza indurre atteggiamenti dannosi per la salute degli alunni. Un arredo non adatto alla persona può provocare dolori al collo, alle spalle, alla schiena formicolio, stanchezza muscolare e compressione a livello vascolare.

In queste condizioni ,stress e fatica si avvertono più precocemente, con conseguente diminuzione della prestazione e della  soddisfazione per il compito che si sta svolgendo. Il bambino tenderà comunque a adattarsi, assumendo presumibilmente una postura scomoda o insolita per trovare un equilibrio tra le richieste del compito e il movimento che gli è possibile compiere. Un elemento importante da considerare  è anche  l’illuminazione ambientale, che dovrebbe essere indiretta e senza ombre disturbanti 

Il foglio dovrebbe essere posto direttamente di fronte al tronco o leggermente ruotato in senso antiorario per i destrimani in senso orario per i mancini, in modo che la mano possa muoversi liberamente e al linea di visione sia sgombra di ostacoli. Una posizione non appropriata del foglio può facilmente comportare la rotazione del tronco con una conseguente torsione dannosa della colonna vertebrale. Questa postura può portare a una manipolazione non ottimale della penna e all’uso di una prensione atipica: In questi casi non si può pretendere che un bambino alteri il suo modo di tenere la penna senza sperimentare con lui un cambiamento anche della posizione del foglio.

Esempio di postura corretta
secondo la regola dei 90-90-90

Secondo studi recenti è emerso che un minor movimento degli arti inferiori, un maggior livello di rilassatezza delle spalle e l’appoggio stabile dell’arto superiore non dominante sul foglio incidono significativamente sulla copiatura di figure geometriche. Questi dati ci suggeriscono che non ci si deve limitare al controllo della postura della mano impegnata nella scrittura e nel disegno, poiché l’atteggiamento posturale dell’intero corpo, in stretta relazione con le dimensioni e la qualità degli arredi scolastici, di fatto incide sulla qualità del movimento eseguito e sulla sua velocità. Blason e collaboratori (2004 )affermano che, a causa delle  difficoltà nel mantenere una posizione del corpo corretta, il bambino può adottare prensioni della penna problematiche oppure può non utilizzare la mano che non scrive per stabilizzare il foglio. Ciò determina una grafia tremolante ed eccessivamente lenta poiché il bambino è costretto ad aumentare la pressione della mano sul foglio proprio per fissare quest’ultimo. In secondo luogo è importante sottolineare l’importanza della prevenzione scolastica nei riguardi di posture e atteggiamenti scorretti che possono incidere specificatamente sull’apprendimento della scrittura e più in generale sulla salute del bambino.

A mio parere è importante che i programmi Ministeriali offrano indicazioni precise circa le componenti ergonomiche del grafismo fin dalla scuola dell’infanzia, al fine di prevenire deficit nell’apprendimento della scrittura causati da cattive abitudini posturali e ambientali.